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POST VENTOTENE 2024 - Seminario di formazione federalista

Si è tenuto a Latina il 6 e il 7 luglio 2024 il Seminario di formazione federalista “post Ventotene” 2024. L’Istituto Altiero Spinelli, in collaborazione con la Gioventù Federalista Europea e il partner organizzativo Morgan School, con il Patrocinio della Provincia di Latina, socio dell’Istituto, ha organizzato il Seminario di terzo livello finalizzato ad approfondire i temi del Seminario nazionale di Ventotene relativo all’edizione del 2023. Il seminario coordinato da Mario Leone, direttore dell’Istituto Spinelli e Sara Bertolli presidente della Gioventù federalista europea Italia, ha registrato la partecipazione di studenti universitari e post universitari provenienti da tutta Italia nonché relatori docenti universitari e esponenti al Parlamento Europeo.

Ho accettato con piacere l'invito alla concessione del Patrocinio morale in qualità di Presidente della II Commissione C. P. Affari Europei ed Internazionali, cooperazione tra i popoli inviando al Presidente Mario Leone ed a tutti i partecipanti un messaggio di saluto e di buon lavoro: 


" Gent.mo Direttore Mario Leone, cari partecipanti,

in qualità di Presidente della II Commissione permanente Affari Europei e Internazionali, Cooperazione tra i Popoli del Consiglio Regionale del Lazio, desidero esprimere il mio rammarico per non poter partecipare direttamente a questo importante appuntamento. Tuttavia, colgo l'occasione per porgere a Lei, ai relatori, ai rappresentanti delle istituzioni e ai giovani partecipanti, il mio personale saluto e quello della Commissione che rappresento.

Vale la pena ricordare che questo seminario si tiene a poco più di un mese dalle elezioni europee, un appuntamento cruciale in questo momento storico post pandemia, nel pieno di grandi conflitti e cambiamenti epocali. 

Sono certa che le vostre idee, il vostro entusiasmo e il vostro impegno contribuiranno a rendere questo seminario un momento di confronto ricco, stimolante e che le riflessioni e le proposte che emergeranno da questi giorni di lavoro potranno contribuire a orientare le scelte politiche e a rafforzare il progetto europeo

Un progetto che è innegabile necessiti di correzioni e cambiamenti di rotta
È fondamentale ripensare le politiche che negli anni precedenti non hanno prodotto i risultati attesi. Rivedere e correggere le strategie passate ci permetterà di evitare gli stessi errori e di costruire una base solida per un rilanciare l’unità europea e di mettere a fuoco gli obiettivi. Ritengo imprescindibile dare coesione alle politiche europee nel rispetto delle identità nazionali e della sovranità territoriale dei singoli stati. 

Solo attraverso un equilibrio tra integrazione e autonomia possiamo costruire un’Unione Europea capace di rispondere alle sfide del presente e del futuro, rispettando le diversità che costituiscono la nostra forza. Allo stesso tempo è imprescindibile che ogni paese abbandoni i veti a difesa dei propri interessi particolari, ragionando in un’ottica di spirito unitario che prescinda dagli egoismi nazionali. 

Questo include una equa ripartizione dei migranti irregolari che sbarcano sulle nostre coste, un fenomeno che l’Italia sta affrontando da sola, senza l'aiuto degli organismi comunitari. 
E include anche l’esigenza di dotarsi di strumenti di politica estera e di difesa comune, come un esercito europeo, strumento fondamentale per garantire la pace e la sicurezza all'interno dell'Unione. Un esercito comune rappresenterebbe non solo una difesa contro le minacce esterne, ma anche un simbolo di unità e solidarietà tra i popoli europei. 

Ma il vero cambiamento nella governance europea ci sarà solo quando riusciremo a garantire a tutti i Paesi una giusta rappresentanza all'interno degli organismi decisionali in relazione al proprio peso e non agli accordi di convenienza tra forze politiche che non hanno una visione comune del futuro e che nei rispettivi paesi si trovano in opposizione. 
Penso in particolare al ruolo dell'Italia, paese fondatore della UE, insostituibile negli assetti dell'Unione e che non è valorizzato abbastanza. 
Solo attraverso una rappresentanza equa e significativa potremo assicurare un progresso autentico e condiviso per tutti i cittadini europei. 

Le regioni, in questo processo devono giocare un ruolo fondamentale, essendo le istituzioni più prossime ai cittadini. 
Nel Lazio, sentiamo particolarmente questa responsabilità, essendo la regione che ha dato i natali ad Altiero Spinelli, co-autore del “Manifesto di Ventotene”, che ha gettato le basi per un’Europa libera e unita, regalandoci 70 anni di pace.  

Ringrazio l’Istituto di Studi Federalisti “Altiero Spinelli” e i suoi rappresentanti che hanno il merito di contribuire, attraverso continue giornate di studio e approfondimento, ad alimentare un dibattito sul futuro dell’Unione, fornendo spunti e proposte utili a realizzare politiche efficaci di promozione e integrazione europea. 

Buon proseguimento dei lavori, 

Cons. Emanuela Mari


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